China, pastore tedesco con sofferenza delle giunzioni mucocutanee

China, pastore tedesco con sospette lesioni cutanee su tartufo, orecchie, labbra

China, una pastore tedesco, femmina sterilizzata, nata il 14 maggio 2015. Arrivata da una famiglia di contadini, è un cane solare e socievole che si affeziona facilmente, mostrando il suo affetto portando giochi e appoggiandosi alle persone. Vive con una gatta di casa con cui ha un ottimo rapporto e pesa attualmente 33 kg.

Motivo della consulenza olistica:

Presenza di lesioni su dorso del naso, padiglioni auricolari e labbra non rispondenti a terapia antibiotica e  cortisonica locale.

La consulenza:

Siamo a Marzo e il  problema per cui viene chiesta una consulenza, è presente dall’estate passata ma si è aggravato sensiblmente alcuni giorni fa.

Storia clinica recente

La storia clinica riporta che la scorsa estate,  è comparsa una lesione sul dorso del naso, seguita dalla screpolatura del tartufo. Contemporanea alle primissime lesioni nasali la comparsa di cheratite agli occhi (in particolare il destro).
In quel periodo, l’alimentazione comprendeva occasionalmente resti di prosciutto e salame provenienti dall’attività di ristorazione famiglia. Successivamente, le lesioni si sono estese ai padiglioni auricolari, descritte come puntini neri e vescicole,  spingendo la famiglia a consultare il veterinario. Sono stati effettuati esami per escludere la leishmaniosi.

Le lesioni così come si presentavano al momento dell’esordio in Agosto e loro evoluzione a Settembre

OTTOBRE

Tra le terapie tentate  l’uso locale di olio di CBD e, in Ottobre, l’applicazione di una pomata a base di Gentamicina e Betametasone, che aveva migliorato le condizioni delle orecchie e della pelle del dorso del naso, ma con scarso effetto sul tartufo.

Prima consulenza olistica

Dicembre è passato e così anche l’Inverno, a Marzo le lesioni tornano ad essere più importanti e i familiari umani decidono di cercare supporto con un approccio olistico al problema. Mi contattano e fissiamo un primo incontro. La dieta del cane è rigorosa, niente più occasionali salumi e insaccati! Certo scava con il muso il terreno, un terreno non particolarmente morbido.. noto però che le lesioni di aspetto crostoso stanno coparendo anche nei padiglioni auricolari (e notoriamente .. non si scava con le orecchie!). Sia il tartufo, arrossato ed eroso,così come il piano nasale presentano croste.  L’angolo destro della bocca, il labbro è secco al tatto e presenta crosticine scure. Ci sono arrossamenti sulle gengive. L’occhio destro ha una congiuntiva più arrossata rispetto al sinistro. A corollario trovo una certa rigidità della schiena.

Profilassi vaccinale

La profilassi vaccinale di China è stata documentata in dettaglio e per alcuni aspetti si distanzia dalle raccomandazioni in materia fatte dala WSAVA. In particolare rimango colpito dal vedere 4 richiami di eptavalente effettuati nei primi 18 mesi di vita del cane e un’eptavalente somministrata proprio durante l’esordio dei sintomi cutanei.

Caratteristiche comportamentali

Dal punto di vista comportamentale, China è ansiosa e sensibile. Ad esempio, si spaventa se la gatta si alza miagolando o durante manifestazioni di esultanza. Da cucciola era testarda, ma un istruttore ha aiutato a moderare il comportamento. Ama l’acqua, la neve e il freddo, divertendosi a correre, tuffarsi e persino bere acqua di mare, che a volte le provoca diarrea. In macchina è fastidiosa, emettendo suoni appena sente la freccia, segno che l’arrivo è vicino. Ha paura dei temporali, anche se solo in specifiche situazioni. Quando qualcuno accarezza altri cani, si mette in mezzo per attirare l’attenzione. I suoi denti mostrano segni di danneggiamento dovuti a tentativi di strappare recinzioni, con arrossamenti visibili sul margine gengivale  inferiore destro.

Tipo di alimentazione

L’alimentazione di China è costituita principalmente da crocchette di marca, in quantità di 130-140 g, integrate a mezzogiorno da scatolette di umido. Riceve olio di merluzzo dell’Alaska la sera.

La completezza dell’informazione

Affinché la scelta terapeutica sia il più consapevole possibile, durante la consulenza spiego ai familiari del cane le ipotesi diagnostiche compatibili con le lesioni osservate. La diagnosi differenziale includeva diverse patologie a eziologia immunomediata o autoimmune, tra cui il lupus eritematoso discoide, il lupus eritematoso sistemico, il pemfigo foliaceo, la pemfigoide bollosa e la dermatite atopica autoimmune. Queste condizioni richiedono una diagnostica avanzata, che prevede prelievi bioptici per esami istopatologici, immunoistochimici, immunofluorescenza e profilo autoanticorpale.

Seguendo il protocollo diagnostico e terapeutico in Dermatologia Veterinaria, una volta individuata la malattia specifica, la terapia viene personalizzata in base alla diagnosi e si avvale di farmaci mirati, spesso volti a modulare o contenere in modo specifico la risposta immunitaria. Le classi di farmaci utilizzate includono corticosteroidi, immunosoppressori come ciclosporina o azatioprina, e, in alcuni casi, farmaci biologici o terapie topiche specifiche per il controllo localizzato delle lesioni.

Quindi espongo il mio suggerimento terapeutico.

Indicazioni terapeutiche

Suggerisco una terapia con un rimedio omeopatico unico, individuato con metodica classica sulla totalità del paziente.  Consiglio anche fermenti lattici di alta qualità. Nient’altro.

Follow up

Fine marzo dello stesso anno, poche settimane dopo la consulenza:

“Buonasera dottore, sabato  ho dato la soluzione a China. Domenica a mezzogiorno ho cominciato con i fermenti lattici. Ho notato che gli arrossamenti delle gengive sono leggermente migliorati. Le defecazioni sono molto più compatte rispetto a prima. Oggi l’ho portata a nuotare e naturalmente si è un po’ spellato il naso, però dopo qualche ora si è rimarginato subito, ciò che prima durava qualche giorno. Aspetto sue notizie, grazie buona serata.”

Suggerisco quindi un adeguamento delle modalità d’uso della preparazione omeopatica.

Metà aprile:

“Buongiorno Dottore, intanto Buona Pasqua. Le mando gli aggiornamenti di China. Il rossore alle gengive è quasi scomparso e le croste sul naso sono molto meno evidenti, nonostante la porto in acqua e questi giorni c’è anche il sole. Ho notato che non ha più forfora. Anche un’altra cosa… quando la portavo in acqua lei usciva e si scrollava, però in un punto della schiena (un triangolo verso la coda) rimaneva sempre zuppa di acqua, oggi ho visto che questo non accade più. Durante la visita mi avevi detto che proprio in quel punto la trovavi bloccata. Grazie e buona serata.”

Settembre

Novembre

Un’infiammazione delle ghiandole perianali, curata con applicazioni locali fitoterapiche associate a un prodotto fitoterapico complesso privo di  alcool e dato per bocca. In quel mese mi inviano altre foto che ritraggono una situazione sotto controllo delle lesioni nasali. Orecchie, occhi e labbra sono tornati normali.

L’anno successivo, da tarda Primavera a metà Estate:

Si verificano diversi momenti di peggioramento. Sono mancati gli aggiornamenti e i controlli, e la terapia non viene aggiornata.

A complicare la situazione anche la cheratite oculare si ripresenta con molto rossore e fastidio per il cane, così per dar sollievo, dopo un primo infruttuoso tentativo con un collirio omeopatico, per un periodo limitato viene utilizzato un collirio cortisonico.

China peggioramento Giugno

Riprendendo in mano la situazione, la terapia omeopatica viene modificata per rispondere alle evidenti mutate necessità dell’organismo. Sono necessarie due modifiche a breve intervallo. Ripristino anche un ciclo di fermenti lattici, anche perché le feci in questo momento non sono delle migliori.

Settembre 2024

Da fine luglio in poi la situazione è andata migliorando. La terapia attuale è il rimedio omeopatico aggiornato,  a cui vengono periodi di utilizzo di un fitoterapico per alleviare gli acciacchi dell’età (9 anni e 4 mesi) in un cane molto attivo e dinamico. L’espressione di China in questa foto che ho fatto l’undici Settembre ha una certa aria furbo-malandrina!

Ottobre 2024

Buonasera, guardi come sta bene China 😀 e da quando ho fatto il ciclo con artiglio del diavolo è più arzilla nelle passeggiate.

Gennaio 2025

Ieri siamo stati al mare, e nonostante sia stata a contatto con sabbia e acqua salata, il suo naso non ha subito variazioni

Cosa si può imparare dalla storia di China

Questi due anni di lavoro con il paziente dimostrano che, anche in presenza di gravi patologie, si può intraprendere una strada diversa da quella dei farmaci immunosoppressori. Senza nulla togliere agli approcci della medicina convenzionale, tutt’ora considerata da molti l’unica ufficiale, credo nell’importanza di mantenere equilibrio ed equanimità, evitando polarizzazioni o visioni di contrapposizione tra la medicina dei farmaci e quella dei rimedi alternativi.

In questo caso specifico, per scelta condivisa con i familiari, non è stata intrapresa una diagnostica convenzionale finalizzata a dare un nome preciso alla malattia secondo i canoni della dermatologia veterinaria. Questo articolo, quindi, difficilmente troverà spazio su riviste scientifiche del settore della medicina omeopatica. Tuttavia, resta il fatto, ampiamente documentato dalle fotografie delle lesioni – in particolare quelle dell’esordio – che la loro localizzazione e le caratteristiche patologiche risultano fortemente suggestive di una delle malattie delle giunzioni mucocutanee.

L’obiettivo primario è stato sempre quello di migliorare il benessere dell’animale, un percorso che ha richiesto impegno, fiducia e un ruolo attivo da parte dei familiari, le cui osservazioni si sono rivelate fondamentali per costruire una strategia terapeutica efficace.

 

Approfondimento scientifico

Le malattie delle giunzioni mucocutanee nel cane

Comparative characteristics of cutaneous lupus erythematosus variants in dogs

Definizione

Le malattie delle giunzioni mucocutanee nel cane sono un insieme di patologie infiammatorie o autoimmuni che coinvolgono le aree di transizione tra cute e mucosa, come il tartufo, le labbra, le palpebre e i genitali. Questi disturbi comprendono principalmente il lupus eritematoso (discoide e sistemico) e le malattie del complesso pemfigoide.[1],[2],[8]

Classificazione

Le principali malattie classificate come autoimmuni che colpiscono le giunzioni mucocutanee includono:

  • Lupus eritematoso discoide (LED): Una forma localizzata di lupus che si manifesta con lesioni depigmentate e ulcerative, spesso limitate al tartufo e al muso [3].
  • Lupus eritematoso sistemico (LES): Una forma più grave che può coinvolgere la cute, gli organi interni e il sistema immunitario, con manifestazioni sistemiche e cutanee [1].
  • Pemfigo volgare: Una condizione autoimmune caratterizzata dalla formazione di bolle e ulcerazioni dolorose alle giunzioni mucocutanee [4].
  • Pemfigo foliaceo: Sebbene primariamente cutaneo, può in alcuni casi coinvolgere le giunzioni mucocutanee [2].

Epidemiologia

Le malattie autoimmuni delle giunzioni mucocutanee colpiscono spesso razze specifiche:

1. Pastore Tedesco: Predisposto al lupus eritematoso discoide e sistemico. [3],[5]

2. Collie  e Shetland Sheepdog: Maggiormente colpiti da lupus eritematoso discoide, legati a fotosensibilità e genetica.[6],[2]

3. Razze nordiche (Husky Siberiano, Malamute): Predisposte a lupus discoide e dermatomiosite. [3]

4. Dobermann e Setter Inglese: Soggetti a vasculiti autoimmuni e lupus sistemico. [6]

5. Razze brachicefale (es. Carlino): Associate a condizioni dermatologiche autoimmuni, anche a causa di anomalie immunologiche.[2]

Fasce di età colpite

1. Adulti giovani (1-6 anni): Maggiormente soggetti a patologie autoimmuni, grazie a una maggiore attivazione immunitaria. [2],[3]

2. Cani adulti e anziani (>7 anni): Meno frequentemente colpiti, ma alcune patologie autoimmuni possono manifestarsi.[1]

Cause eziologiche e ipotesi

Le cause sono generalmente di origine autoimmune:

  • Nel lupus, si ipotizza una combinazione di predisposizione genetica, esposizione a raggi UV e infezioni come fattori scatenanti [3].
  • Nel pemfigo, gli autoanticorpi attaccano le proteine di adesione epidermica, determinando separazione dei cheratinociti e formazione di bolle [2]

Presentazione clinica

Le manifestazioni cliniche includono:

  • Lesioni ulcerative ed erosive alle giunzioni mucocutanee [2].
  • Depigmentazione e formazione di croste, principalmente sul tartufo e sulle labbra [3].
  • Bolle e pustole (nel pemfigo), spesso localizzate sul muso, sulle palpebre e sui genitali [2].

Diagnosi differenziale

Le diagnosi differenziali includono:

  • Dermatite allergica.
  • Dermatofitosi.
  • Piodermiti croniche [7].
  • Dermatite solare nasale
  • Pemfigo foliaceo
  • Pemfigo eritematoso
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Linfoma cutaneo
  • Leishmaniosi
  • Reazione da farmaco
  • Vasculite

Per una diagnosi definitiva, si devono eseguire:

  1. Esame clinico e raccolta dell’anamnesi.
  2. Biopsia e istopatologia: Per rilevare autoanticorpi o segni di acantolisi e degenerazione basale [3],[8] .
  3. Test di immunofluorescenza diretta: Per confermare la presenza di autoanticorpi [2].

Terapia e prognosi

Il trattamento prevede:

  • Corticosteroidi e immunosoppressori: Come prednisone o azatioprina, utilizzati per ridurre la risposta autoimmune [2],[8]
  • Protezione dai raggi UV: Essenziale per i casi di LED [3].
  • Terapie aggiuntive: Come gli anticorpi monoclonali nei casi refrattari [2].

La prognosi dipende dalla gravità della malattia:

  • Il LED ha generalmente una prognosi favorevole con trattamento adeguato.
  • Il pemfigo volgare ha una prognosi riservata, data la sua gravità e l’alto rischio di recidive.
  • Il LES ha una prognosi più severa, con sopravvivenza e qualità della vita dipendenti dalla tempestività e adeguatezza del trattamento.

Riferimenti Bibiografici

[1] IL LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO NEL CANE. Supplemento (Aprile 2001) a Veterinaria, Anno 15, n. 1, Febbraio 2001
[2] WORLD SMALL ANIMAL VETERINARY ASSOCIATION WORLD CONGRESS PROCEEDINGS, 2015. Stephen D. White , DVM, DACVD
[3] Eziopatogenesi e aspetti clinici del lupus eritematoso cutaneo nel cane. Michela De Lucia Med Vet. Veterinaria Anno 34, n° 6, Dicembre 2020
[4] UN CASO DI PEMFIGOIDE DELLE MEMBRANE MUCOSE NEL PASTORE TEDESCO. Luisa Cornegliani. Quaderni di dermatologia, Anno 8, n. 2, Dicembre 2003 [5] LUPUS ERITEMATOSO DISCOIDE (LED) IN UN PASTORE TEDESCO. GIOVANNI GHIBAUDO med. vet. Quaderni di dermatologia, Anno 5, n. 2, Novembre 2000

[6] Auto-immune skin diseases in animals: time to reclassify and review after 40 years. Thierry Olivry. BMC Veterinary Research (2018) 14:157

[7] La Piodermite superficiale nel cane. Dr.ssa Chiara Noli DVM, Dip ECVD. ICFBulletin
[8] Canine skin autoimmune diseases. Richard P. Riney https://www.vet.cornell.edu/departments-centers-and-institutes/riney-canine-health-center/canine-health-information/canine-skin-autoimmune-diseases

Table 1: Cutaneous lupus erythematosus in dogs: a comprehensive review Olivry et al. BMC Veterinary Research (2018) 14:132
https://doi.org/10.1186/s12917-018-1446-8

2025-01-24T01:53:11+01:00