La dermatite è uno dei motivi più frequenti di visita veterinaria. Come noto il termine letteralmente significa infiammazione (-ite) del derma. Questa problematica ha caratteristiche che la rendono di particolare impatto sulla vita dell’animale di casa e dei suoi familiari umani. Senza dubbio è un problema visibile, il cui decorso è chiaro a chiunque.
Motivo per cui spesso su questo sito i casi presentati sono di dermatiti, le foto già possono descrivere il problema e la sua risoluzione. Molto più complesso è invece presentare al pubblico i casi clinici di problemi comportamentali, altro grande capitolo dei motivi frequenti di visita, oppure i disturbi dell’organismo “interno” (gastro enterici, respiratori, ormonali, oncologici etc. …).
I sintomi infiammatori che coinvolgono la pelle hanno alcune caratteristiche in comune. Spesso portano disagio nel vivere dell’animale, il prurito e il bruciore conseguente alle lesioni del grattamento rapiscono i sensi e gli impediscono di dedicarsi alle sue attività preferite.. a volte ostacolano non solo una passeggiata ma anche il buon sonno. Frequentemente sono problemi ricorrenti nella vita dell’animale e hanno quindi una loro storia, anche continuativa nel tempo. Il prurito, l’infiammazione, la presenza o meno di sierosità, la presentazione di lesioni focali (papule, foruncoli, escare..) possono essere presenti da mesi, a volte purtroppo anche da anni. E nel periodo precedente alla prima visita omeopatica l’animale ha ricevuto probabilmente una grande e continuata quantità di farmaci. La storicità del sintomo e quanti farmaci (e per quanto tempo) sono stati somministrati sono cose da tenere ben presenti perché condizionano la durata della terapia omeopatica.
Confesso, una delle mie grandi frustrazioni è quella di dover sostenere l’impazienza (comprensibile..ma irrealista) delle persone che arrivate per disperazione alla Medicina Omeopatica, desiderano e si aspettano che il rimedio omeopatico risolva in quattro e quattr’otto il problema che il cane oppure il loro gatto ha da mesi o anche anni. I problemi della pelle hanno sempre un decorso lungo, anche alla prima presentazione, anche quando hanno una storia precedente di un solo giorno. I trattamenti farmacologici intentati prima di iniziare la cura omeopatica modificano, con intensità variabile, la velocità di risposta dell’organismo all’omeopatia e generalmente per ripristinare la capacità di risposta è necessario tempo.
Golia è un cane di razza Labrador Retrievers che l’anno scorso, durante il periodo estivo ha presentato i segni di una intensa infiammazione cutanea. Per giungere alla completa remissione dei sintomi sono stati necessari più di 4 mesi.
Il mutare dell’aspetto delle lesioni nel tempo, senza considerare il modello interpretativo della medicina omeopatica, avrebbe indotto più di qualcuno ad abbandonare questa terapia per approdare alla medicina e farmacologia tradizionale.. alla ricerca di #qualcosadipiùforte.
Invece, come verrà spiegato più avanti, il peggiorare dell’aspetto delle lesioni o il loro “muoversi” sul corpo di Golia, risolvendosi da una parte per ricomparire da un’altra sono gli effetti visibili del processo di guarigione che risponde a precise e verificabili regole, ben note in medicina omeopatica e confermate da oltre 200 anni di osservazioni cliniche!
Golia – 9 Luglio 2020
Torniamo al nostro paziente…il sintomo cutaneo, la dermatite, non è un evento nuovo nella sua storia clinica.
Già nel 2018 il cane aveva avuto sintomi molto intensi di infiammazione cutanea. Quella volta la cura era stata sempre omeopatica e per giungere alla piena risoluzione erano stati necessari 4 rimedi omeopatici diversi, dati in sequenza nel tempo. A quel tempo inoltre la guarigione era stata raggiunta in contemporanea al cambio di alimentazione. Avevamo così ipotizzato che si trattasse di una dermatite da causa alimentare e che forse il cambio di alimentazione avesse avuto il ruolo principale se non esclusivo dell’esito positivo.
A conferma di questa ipotesi, nel periodo successivo (2018-2020) c’erano stati sporadici episodi nei quali, a seguito di un premietto, un biscotto, di qualità discutibile compariva un piccolo punto di infiammazione accompagnato da prurito, che si risolveva rapidamente da solo senza la necessità di alcuna terapia.
Golia 14 Luglio 2020
La visita avviene il 14 Luglio 2020. Mi raccontano che l’infiammazione è iniziata a fine giugno dalla testa con una piccola area umida in prossimità dell’occhio destro e con perdita di pelo. Il primo tentativo domestico di cura è stata l’applicazione di argilla ventilata e tintura madre di calendula (opportunamente diluita). Inizialmente questa applicazione locale sembra risolvere il problema, anzi .. la lesione guarisce completamente ma dopo pochissimo tempo ricompare subito dietro lo stesso occhio destro, coinvolgendo però un’area molto più ampia della testa (foto del 9 luglio).
L’aspetto è molto preoccupante.
Questo aggravamento è evidentemente una risposta dell’organismo alla “soppressione” del sintomo locale effettuata con l’applicazione dell’argilla e della calendula. Il corpo ha necessità di esprimere questo sintomo e reagisce con forza.
L’alimentazione non è cambiata in questo periodo, rimane quella il cui inizio nel 2018 era coinciso con la prima guarigione.
Un evento di poco tempo precedente è da annotare. A metà giugno pare che Golia si sia intossicato mangiando un rospo! Reagendo con sintomi di tipo gastroenterico, vomito, diarrea giallo zafferano, mancanza di appetito e svogliatezza. In quell’occasione per l’impossibilità di vederci avevo suggerito l’uso di un rimedio omeopatico, che spesso uso nelle intossicazioni alimentari, arrivando così a una rapida risoluzione dei sintomi in pochissimi giorni.
Ed è in seguito a questo evento e alla sua soluzione la comparsa della primitiva lesione accanto all’occhio destro.
Dal punto di vista omeopatico l’intossicazione per “aver ingoiato il rospo” e la successiva infiammazione della cute sono fatti in collegamento tra loro.
Ipotizzo che l’intossicazione con il veleno del rospo abbia “slatentizzato” la tendenza (psora) a manifestare sintomi cutanei, evidentemente la pelle è l’organo debole di Golia. Oppure che l’intelligenza organismica, grazie all’aiuto del rimedio, abbia portato in superficie l’infiammazione che prima interessava l’apparato gastroenterico.
In una direzione, dall’interno verso l’esterno, da organi più importanti a meno importanti, considerata nella Medicina Olistica, di guarigione. Pelle (ectoderma) e intestino (endoderma) condividono una funzione: separare l’individuo dall’ambiente esterno. In MTC il colon e il tessuto cutaneo appartengono allo stesso elemento, il Metallo. Mentre il tatto e l’intestino tenue appartengono all’elemento Fuoco. Motivo per cui per curare la pelle occorre anche prendersi cura dell’intestino.
Questi collegamenti potrebbero essere ulteriormente valorizzati nell’esplorazione del metasignificato sistemico familiare dei sintomi di Golia, che sono si la manifestazione di un problema di Golia ma anche, presumibilmente, raccontano in chiaro quali sono in moti, i flussi e i nodi del sistema familiare umano di appartenenza del paziente.
Dal 9 al 14 Luglio l’aspetto della lesione è cambiato. Al momento della prima visita l’area interessata dall’infiammazione ha mantenuto la sua estensione ma si è ricoperta di croste e ha un odore dolciastro. La pelle sottostante è gonfia e umida, trasudante. La lacrimazione per entrambi gli occhi è molto intensa, spessa e costante. La lingua è così rossa da ricordare il colore dei lamponi.
L’attenzione del cane inoltre si concentra anche sul lavarsi la zampa anteriore sinistra, senza tuttavia prodursi lesioni. Come vitalità ed entusiasmo siamo ai massimi livelli.
Questi dati insieme ad altri costituiscono un quadro e mi suggeriscono l’utilizzo di un rimedio omeopatico. I familiari di Golia inizieranno a darlo e dopo 7 giorni, salvo cambiamenti repentini, mi manderanno un resoconto sulla situazione accompagnato da foto.
27 Luglio 20 – Primo aggiornamento
Il rimedio viene somminstrato da 6 giorni e la lesione principale sta cambiando aspetto: ha smesso di essere umida e gonfia, sta assumendo un aspetto meno uniforme come si vede dalle foto. Contemporaneamente compare una nuova lesione in prossimità dell’occhio destro, in continuità con il canto mediale di quest’ultimo. Forse è determinata alla lacrimazione che rimane abbondante, ma curiosamente la sofferenza cutanea si manifesta solo a destra.
Umore e vitalità sempre ai massimi livelli.
Al momento la terapia rimane uguale senza modifiche.
4 Agosto 20 – Secondo aggiornamento
Altri 7 giorni e arriva un nuovo aggiornamento e con questo nuove significative foto!
Sta migliorando sulla testa, mentre la lesione sotto l’occhio si sta ingrandendo un poco.
Le lesioni sono comunque secche, prive di essudato, sangue, siero o gonfiore.
In alcuni punti il pelo sta ricrescendo: aumento di 1 unità di dose la quantità di rimedio somministrata e cambio di frequenza di somministrazione, a giorni alterni.
Aggiornamenti del 12 e del 24 Agosto
Miglioramento di tutte le lesioni cutanee con ricrescita di pelo.
Comparsa di una nuova area alopecica vicino all’occhio destro, questa volta però interessa l’angolo laterale (a.d. canto laterale).
Se vi ricordate, questa nuova lesione è comparsa dove tutto era iniziato! Stiamo assistendo alla conferma di una delle leggi di Hering (Medico Omeopata, allievo del dottor Hahnemann e diffusore dell’omeopatia negli Stati Uniti), con il ritorno di vecchi sintomi mentre i più recenti vanno guarendo. Cautela e scetticismo sono sempre fondamentali, un poco di ottimismo per questa ricomparsa del precedente sintomo è lecito.
Vivacità, entusiasmo e impazienza sempre ai massimi livelli.. come l’appetito!
2 Settembre 2020 – Aggiornamento
La guarigione sembra sempre più vicina! Incredibile il cambiamento in soli 7 giorni, il pelo è quasi completamente ricresciuto ed è anche migliorato come aspetto, colore, consistenza. Si presenta in questo periodo un leggero prurito all’orecchio destro, con presenza di cerume giallo oro, come potete constatare voi stessi ingrandendo la foto.
Finora la terapia è consistita di un unico rimedio omeopatico, opportunamente preparato, che viene somministrato a giorni alterni. Decido di aumentare nuovamente la dose di rimedio somministrata.
Situazione dal 10 al 23 Settembre
Osserviamo uno spostamento del problema, dalla testa verso le zampe. Tutte le lesioni della testa sono in fase avanzata di guarigione, anche l’orecchio destro è quasi completamente pulito anche se ancora lievemente pruriginoso.
Le zampe e i polpastrelli invece stanno catturando l’attenzione di Golia, se le lecca frequentemente tanto che il pelo si sta diradando.
Anche questo spostamento dei sintomi – dalla testa alle estremità – è da interpretare positivamente come un segno di progressione della guarigione.
In questo caso però sta accadendo qualcosa che esce da questa logica positiva. Il prurito si è fatto molto intenso, cosa che finora non era presente. Il grattamento coinvolge anche l’addome dove compaiono piccole chiazze prive di pelo.
La causa del prurito e il coinvolgimento dell’addome è in qualche modo confondente ..almeno fino a che non ne viene scoperta la causa..
24 Settembre 2020 .. le pulci
Si tratta di una vera e propria infestazione di pulci! Ecco il motivo di questo gran prurito che si è sovrapposto alla più “antica” dermatite. La casa viene sanificata in profondità.
Golia si lecca con molta intensità la zampa il cui aspetto in sole 24 ore (vedere la foto del 23 Settembre) peggiora radicalmente. Il prurito in tutto il corpo è irresistibile, ma ora sappiamo che è provocato dalle pulci.
7 Ottobre 2020
Inizialmente i familiari di Golia lo trattano con prodotti repellenti naturali, ma le pulci sono numerose e agguerrite .. cedono quindi alla somministrazione di un farmaco orale per il controllo delle infestazioni da pulci e zecche. Le pulci vengono così debellate e il prurito sul corpo cessa.
Purtroppo, coincidenza significativa, poco dopo la somministrazione del farmaco la lesione a livello della zampa si aggrava e per impedire al cane di prodursi ulteriore danno gli viene messo un calzino.
La testa rimane esente da problemi cutanei.
Confermo il rimedio omeopatico attuale prescrivendo però una maggiore diluizione. In questo momento a molti sarebbe venuta la tentazione di abbandonare tutto per rivolgersi a una terapia chimica, conoscendo il cane temo avrebbe avuto gravissime conseguenze sulla sua salute. Grazie al grado di complicità e fiducia sviluppato con i familiari, non viene prescritto alcun farmaco. Ho ragioni cliniche per confidare nella giustezza ( il grado di similitudine) del rimedio e ne mantengo il nome cambiando però radicalmente il livello di diluizione.
29 Ottobre 2020
L’interesse orale di Golia nei confronti della sua zampa è ancora presente, ma con il cambio di diluizione del rimedio omeopatico è sensibilmente diminuito. Per precauzione viene mantenuto il calzino. La dose del rimedio viene aggiustata di conseguenza.
9 Novembre 2020
Situazione in generale ottima: la zampa è quasi del tutto guarita. Indico di proseguire il rimedio ancora per qualche giorno per poi sospenderlo.
La terapia è durata dal 23 Luglio al 24 Novembre, circa 4 mesi. Un unica somministrazione ogni 48 ore. Due visite e numerosi importanti scambi di aggiornamento.
Conclusioni
Ad oggi, mentre scrivo, Golia sta bene e come possono testimoniare le foto di questi giorni le lesioni cutanee sono completamente guarite.
La guarigione totale si è completata attorno ai primi giorni di novembre, il rimedio è stato quindi sospeso.
Gestire tutta questo percorso ha richiesto un grosso impegno, specialmente per i familiari dell’animale. Il processo di guarigione ha seguito un certo cammino dispiegatosi in alcuni mesi . Un cammino poco lineare. Dalla primitiva lesione sotto l’occhio destro, trattata localmente con prodotti naturali..ma non necessariamente ideali, si è trasferita sul lato destro del muso e della testa con un aspetto molto preoccupante. Da quel momento è entrato nella terapia il rimedio omeopatico che ha fatto si che l’ultima lesione, in ordine temporale, iniziasse a migliorare e che la prima, quella in prossimità dell’occhio, tornasse ad esprimersi (come è giusto che sia). Quando le lesioni della testa hanno iniziato a essere tutte sulla via della guarigione, il problema è sceso verso la zampa. Anche questa progressione è giustissima. Purtroppo però l’intervento delle pulci in quel periodo ha complicato il quadro e l’utilizzo del farmaco ha avuto come conseguenza positiva il debellare i parassiti, mentre negativa aggravare la lesione sulla zampa. Proseguendo con il rimedio e aumentandone lievemente la forza, in altri 2 mesi scarsi tutto si è risolto. Se non fossero intervenute le pulci probabilmente con Settembre la guarigione sarebbe arrivata.
E’ possibile per Golia che questo problema cutaneo, magari con altre caratteristiche morfologiche e posizioni, si possa ripresentare in futuro. Il paziente ha, come spesso accade in questa razza, una predisposizione forse innata. Se dovesse accadere però esisterà sempre una possibile soluzione con la Medicina Omeopatica, come dimostrato in questo episodio e nel precedente (2018).
Il caso clinico presentato è uno di quelli “facili” o meglio detto poco complicati. Il cane non era stato trattato in precedenza con dei farmaci. L’omeopatia è stata la seconda scelta, dopo il trattamento locale comunque naturale. Il rimedio giusto è emerso subito da una rosa di circa una decina di rimedi possibili. E ciò nonostante 4 mesi sono stati necessari per chiudere in positivo questa problematica.
Quando visito animali con problemi di dermatite presente da anni, che hanno ricevuto ogni tipo di farmaco possibile (antibiotici, antiparassitari, antinfiammatori, immuno-modulanti) per lunghi periodi, evidentemente in quel caso inefficaci, la situazione è molto più complessa. Può anche accadere che un rimedio non basti e ne occorrano altri, dati in successione. A volte è necessario un anno o poco più.. per mettere la parola fine. Occorre spesso cambiare tutta una serie di abitudini e anche modelli di pensiero! Facilmente oltre alla medicina omeopatica, occorre una “rieducazione” del microbiota intestinale, una costante azione positiva sullo stato infiammatorio cronico sub-clinico, e una rimodulazione delle risposte del sistema immunitario, una presa di coscienza e conoscenza su diversi aspetti della cura dell’animale fino a poco prima accettati passivamente. Mi riferisco in particolare sia ai trattamenti antiparassitari esagerati o ingiustificati che alla profilassi vaccinale eccessiva, con interventi automatici annuali immotivati dalla situazione epidemiologica, il rischio reale cui è esposto, o dall’età.
Esistono anche casi in cui l’obbiettivo guarigione è fuori dalla nostra portata, ma questo può essere detto solo dopo 4 mesi realmente vissuti tra terapia, aggiornamenti puntuali e visite di controllo. Comprendo bene la disperazione dei familiari ma trovo profondamente irreale pretendere dalla Medicina Omeopatica una guarigione totale e quasi immediata nei casi in cui Medicina Tradizionale (#qualcosadipiùforte) ha fallito ripetutamente per mesi o anni.. e questo caso clinico è qui riportato per trasmettere un’idea del tempo e impegno minimo necessario da preventivare anche quando ci sono le migliori condizioni di partenza.
Dermatite del cane e Omeopatia, punti chiave:
Il percorso terapeutico può durare mesi
Durante la cura sono possibili ricadute
A volte è necessario modificare ambiente e alimentazione
I familiari dell’animale sono parte attiva della terapia
Collaborazione, perseveranza e determinazione